200807.24
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Gli accertamenti standardizzati: la cosiddetta “minimum tax”

SOMMARIO: 1. La disciplina. – 2. L’ambito soggettivo. – 2.1. L’inapplicabilità del contributo diretto lavorativo per le imprese che superano il miliardo di lire di ricavi. – 3. Le modalità di determinazione del contributo diretto lavorativo. – 3.1. L’inammissibilità del ricorso avverso il d.p.c.m. 18 dicembre 1992 per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo. – 3.2. La possibilità di correzione in sede contenziosa delle notizie rilevanti per il calcolo del contributo diretto lavorativo, in caso di errore materiale nella compilazione del prospetto allegato al quadro 740/G. – 4. La procedura automatizzata di controllo, liquidazione ed iscrizione a ruolo delle maggiori imposte dovute in caso di dichiarazione di un reddito inferiore al contributo diretto lavorativo. – 4.1. Manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale. – 4.2. L’illegittimità dell’istanza di rimborso della somma versata per adeguare il reddito di impresa a quello risultante dalla applicazione della cosiddetta minimum tax. – 5. La richiesta di sgravio delle somme iscritte a ruolo. – 6. L’istanza di esonero dall’applicazione della minimum tax innanzi alla Commissione provinciale. – 6.1. I poteri della Commissione provinciale. – 6.2. I presupposti per la concessione dell’esonero dal contributo diretto lavorativo. – 6.2.1. L’individuazione dei presupposti. – 6.2.2. Invalidità con conseguente riduzione della capacità lavorativa. – 6.2.3. Il possesso di uno solo dei requisiti ex d.p.c.m. 23 dicembre 1992. – 6.2.4. La facoltà di fornire la prova della sussistenza delle cause di esonero in sede contenziosa. – 6.2.5. La tassatività dei presupposti di esonero. – 6.2.6. La motivazione della decisione di diniego della richiesta di esonero dal contributo diretto lavorativo. – 6.3. La procedura. – 6.3.1. La presentazione della domanda di esonero tramite Comune diverso da quello del domicilio fiscale. – 6.4. L’adeguamento in dichiarazione. – 6.5. Gli effetti della decisione. – 6.6. La tutela giurisdizionale avverso il diniego di esonero dal sistema di liquidazione dell’imposta sui redditi sulla base del contributo diretto lavorativo da parte della Commissione provinciale. – 6.6.1. Sussiste la giurisdizione amministrativa. – 6.6.2. Sussiste la giurisdizione esclusiva delle Commissioni tributarie. – 6.6.3. L’inammissibilità dell’impugnazione con ricorso straordinario per cassazione. – 7. Accertamenti. – 8. Accertamento induttivo sulla base del contributo diretto lavorativo. – 9. Minimum tax e definizione concordata di tributi. – 9.1. Accertamento con adesione per anni pregressi (il cosiddetto concordato di massa) ex art. 3, d.l. n. 564 del 1994: formulazione della proposta di concordato da parte dell’ufficio, con riferimento al contributo diretto lavorativo. – 9.2. L’inapplicabilità dell’adeguamento del reddito dichiarato al contributo diretto lavorativo in presenza di accertamento con adesione per anni pregressi (il cosiddetto concordato di massa) ex art. 3, d.l. n. 564 del 1994. – 9.3. Regolarizzazione per i soggetti che abbiano dichiarato un reddito inferiore al contributo diretto lavorativo ex art. 9 bis, 4° comma, d.l. n. 79 del 1997. – 9.4. La possibilità di accertamento con adesione ex art. 6, d.lgs. n. 218 del 1997, in caso di notifica della cartella esattoriale.