201404.15
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Cass., sez. III pen., 3 aprile 2014, n. 15176 (testo)

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente – Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere – Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere – Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere – Dott. ANDRONIO Alessandro Mari – Consigliere – ha pronunciato…

201404.15
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Reati tributari: la crisi di liquidità deve essere allegata e provata dal contribuente (nota a Cass. 15176/2014)

Esclusa la punibilità del contribuente che abbia omesso il versamento dei tributi perché in crisi di liquidità; a suo carico l’onere di allegare e provare due elementi, ossia che tale situazione non gli è imputabile e che non sia stato altrimenti possibile reperire le risorse necessarie a consentire il corretto e puntuale adempimento del debito…

201301.11
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Studi di settore: crisi economica e intervalli di confidenza come difesa dalle “gravi incongruenze” (nota a CTP Genova 93/2012 e CTP La Spezia 64/2012)

Il concetto giuridico di «gravi incongruenze», tanto sfuggente da far avvertire l’esigenza di predeterminare una soglia minima di rilevanza dello scostamento, consente in realtà di modulare il contenuto dell’accertamento standardizzato alla luce delle caratteristiche del caso concreto, in maniera tale da garantire la plausibilità della ricostruzione presuntiva di materia imponibile occultata. La sussistenza di tale…

201301.11
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Comm. trib. prov. Genova, sez. I, 27 settembre 2012, n. 93 (massima)

Per l’accertamento da studi di settore è necessario che lo scostamento di quanto dichiarato rispetto agli studi di settore testimoni una grave incongruenza. Deve dunque ritenersi congruo chi si trova nell’intervallo di confidenza. Gli studi di settore contemplano infatti una funzione di ricavo che ammette un intervallo di valori, collocandosi all’interno dei quali l’ammontare dei ricavi dichiarato dal contribuente deve essere ritenuto «congruo» avendo riguardo…

201301.11
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Comm. trib. prov. La Spezia, sez. VII, 27 agosto 2012, n. 64 (massima)

Una congiuntura economica non favorevole di un particolare settore produttivo, a causa, come nel caso in esame, della concorrenza di Paesi emergenti, può giustificare in parte lo scostamento percentuale del 12,65% dei ricavi dichiarati rispetto a quelli determinati con lo studio di settore. Studi di settore: crisi economica e intervalli di confidenza come difesa dalle “gravi incongruenze” (nota a CTP Genova…